Lettera aperta a monsignor Italo Castellani di Elisabetta Samek Lodovici
Eminenza,
chi Le scrive è una fedele della parrocchia di Quiesa che recentemente Le ha inviato, per conoscenza, un suo scritto indirizzato al Sindaco di Lucca riguardo al riconoscimento da parte delle autorità civili delle unioni di fatto anche omosessuali.
Nella Sua cortese risposta a tale scritto Lei mi segnalava che in Vescovato si sarebbe tenuto un ciclo di incontri sulla teoria “gender”. Trattandosi di un tema di grande interesse, ho volentieri partecipato assieme a mio marito alla prima serata in programma il 17 aprile dal titolo Maschile e femminile in psicologia ed in neuroscienza.
I relatori invitati, i professori Pietro Petrini e Patrizia Mascari, sono sicuramente persone qualificate e accreditate e dalla Sua introduzione ho appreso che il ciclo è il frutto di un complesso lavoro da parte di un team da Lei diretto, che si è con passione dedicato allo studio ed alla organizzazione del corso per un intero anno.
Pur prendendo atto del meritevole ed encomiabile lavoro intellettuale e dello sforzo organizzativo profuso dal team mi corre in coscienza l’obbligo di esprimerLe una certa preoccupazione per le affermazioni e conclusioni tratte dai relatori in tale occasione.